Esperienze a confronto che hanno avuto il merito di mettere in evidenza percorsi diversi, che hanno coinvolto i territori a partire da esigenze diverse. Il alcune sono i Comuni i protagonisti del cambiamento, come nel caso di Serrenti, in altre sono ONG e fondazioni a far partire esperienze di autoproduzione in quartieri periferici, coinvolgendo famiglie con problematiche economiche e sociali. In altre le aziende pubbliche come Primiero e il Porto di Savona.
L’incontro, durato 3 ore e che ha visto la partecipazione di oltre 1800 partecipanti è stata anche l’occasione per fare il punto sulle fonti rinnovabili in Italia e sullo sviluppo dei nuovi modelli energetici, in attesa del completo recepimento della Direttiva europea ma anche per avanzare proposte per il raggiungimento degli obiettivi climatici.
Il confronto tra le esperienze è stato poi seguito dalla Tavola Rotonda “Strumenti e necessità per accelerare lo sviluppo delle fonti rinnovabili” coordinata dal Vicepresidente di Legambiente Edoardo Zanchini, che ha visto la partecipazione di Paolo Arrigoni, membro della Commissione permanente Territorio, Ambiente e beni ambientali del Senato, Gianni Girotto, presidente della Commissione industria, commercio e turismo del Senato e Rossella Muroni, vicepresidente della Commissione Ambiente Camera. Insieme ad Agostino Re Rebaudengo, presidente Elettricità Futura ovvero la principale associazione delle imprese che operano nel settore elettrico italiano, Emilio Sani, Italia Solare, associazione di categoria che si occupa di fotovoltaico e di integrazioni tecnologiche per la gestione intelligente dell’energia. e Simone Togni, presidente Anev, Associazione di settore che si occupa della diffusione dell’eolico in Italia e di promuovere la ricerca e lo sviluppo tecnologico finalizzato all’utilizzo della risorsa vento e all’uso razionale dell’energia, oltre che alla diffusione di una corretta informazione basata su dati reali.
Le conclusioni della giornata di lavoro a cura del presidente di Legambiente Stefano Ciafani, che ha messo in evidenza l’importanza di politiche di spinta per lo sviluppo di strumenti efficienti contro la crisi climatica e anche contro la povertà energetica. Raccontando un Italia a due velocità: da una parte tantissime esperienze in progetto, nate dal basso a seguire della Legge Milleproroghe 2020. Dall’altra numeri ancora insufficienti nelle installazioni, che con la media degli ultimi 3 anni rischia di far raggiungere all’Italia i propri obiettivi climatici tra 68 anni.
Un racconto messo ben in evidenza dal Rapporto Comunità Rinnovabili di Legambiente presentato nello stesso giorno e nelle due Mappe dedicate alle Buone Pratiche e alle Comunità Energetiche , prodotte dal gruppo GisAction di TEAMDEV, grazie anche al supporto di ESRI Italia e che ospitano le esperienze dei comuni italiani selezioni dal progetto Multiply.
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